Il mondo del trading e degli investimenti ha visto negli ultimi anni moltissime novità, portate avanti soprattutto grazie alla tecnologia. Il settore ha infatti visto affacciarsi sulla scena moltissimi nuovi attori, molti dei quali attratti da guadagni potenzialmente molto elevati.
Se un tempo il trading era una tematica riservata a grossi fondi e istituzionali, oggi un pubblico sempre più ampio entra in questo settore, in parte per curiosità e interesse, in parte per pura speculazione.
Uno degli argomenti più discussi negli ultimi tempi è sicuramente quello delle criptovalute: seppur si tratti di un tema che sta conoscendo una vera e propria esplosione nell’ultimo periodo, per un pubblico di massa esse rappresentano ancora un mistero.
Argomento molto trattato sul web, ma poco discusso sui classici media mainstream come radio, stampa e televisione, nonostante la loro giovane età le criptovalute entrano sempre più nella quotidianità di trader e investitori, che le utilizzano in parte in ottica speculativa, in parte per diversificare il proprio portafoglio di investimenti.
Cosa sono le criptovalute
Le criptovalute non sono nient’altro che delle valute digitali, che funzionano grazie ad una tecnologia chiamata blockchain. Si tratta di un’innovazione che sta davvero rivoluzionando l’universo tecnologico e il suo enorme vantaggio è quello di poter essere applicata a moltissimi settori che hanno un impatto sulla vita reale delle persone.
I progetti nati grazie alla tecnologia blockchain sono moltissimi: attualmente però la criptovaluta per eccellenza è sicuramente Bitcoin, seguita da altre criptovalute a più bassa capitalizzazione.
Il boom delle criptovalute
Stiamo vivendo un periodo epocale dove l’opinione sulle criptovalute sta cambiando lentamente ma in modo deciso, questo anche grazie ai grossi player che stanno entrando nel comparto: una variabile che sta regalando una grandissima credibilità al settore e convincendo un numero sempre crescente di persone a partecipare a questo mercato.
Un fenomeno che ha preso largamente piede di recente è infatti il trading bitcoin, questo non solo perché Bitcoin è criptovaluta per antonomasia, ma anche perché è la più affidabile, nonché quella che presenta la minor volatilità in questa particolare tipologia di mercato.
La domanda che spesso sorge spontanea è: le criptovalute sono qui per restare o si tratta solo una bolla temporanea come quella dei tulipani? Al di là della profonda diversità del fenomeno, le crypto portano dei vantaggi concreti nella vita delle persone ed hanno una reale utilità, oltre che un potenziale enorme che deve ancora essere del tutto scoperto.
L’ingresso di grossi fondi e istituzionali è inoltre un’ulteriore conferma che non si tratti una moda passeggera, bensì di una realtà che è destinata non solo a restare, ma addirittura a crescere ulteriormente nei prossimi anni. Già oggi sono molti gli investitori che stanno inserendo Bitcoin e altre criptovalute nei propri portafogli di investimenti, proprio per il loro potenziale di crescita futuro, ma anche per i già citati motivi legati alla diversificazione.
È tuttavia bene ricordare che si tratta di un mercato non regolamentato: è quindi necessario fare molta attenzione e muoversi con astuzia senza essere attratti da moltissimi progetti che hanno un enorme appeal, ma che non hanno dei fondamentali che permettano loro di crescere in modo sano e lungimirante.
Sono purtroppo molte le truffe che si verificano nel settore delle criptovalute. Il consiglio generale è quello di restare su Bitcoin come valuta digitale di riferimento, spaziando eventualmente su altri progetti, a patto di avere le necessarie competenze per farlo.
Le crypto currencies sono un settore decisamente affascinante e stanno attirando non solo moltissimi trader e investitori, ma anche appassionati alla scoperta di opportunità rese possibili dalla tecnologia. È tuttavia un settore giovane che dovrà affrontare nel corso degli anni diverse insidie, come quelle relative alle regolamentazioni messe in atto dai governi, che in alcuni casi potrebbero agevolare il loro utilizzo, in altri potrebbero disincentivare la diffusione.