La conciatura della pelle non è un processo semplice per tutti coloro che vogliono procedere in tal senso, per quanto, soprattutto dal punto di vista industriale, esistono numerosi metodi che possono essere seguiti per conciare la pelle. Naturalmente, chi caccia e si serve della pelle dal punto di vista industriale, per la realizzazione di strumenti, utensili o indumenti, deve assolutamente conoscere tutte le fasi che permettono di conciare una pelle nel migliore dei modi, non soltanto servendosi dei migliori macchinari per concerie, ma conoscendo anche tutti i metodi più utili a cui fare affidamento. Detto questo, di seguito si indicano tutti i migliori strumenti (e non solo) a cui far riferimento.
Conciatura con oli del cervello
La prima tipologia di conciatura che può essere realizzata, soprattutto per coloro che hanno più dimestichezza in questo metodo, riguarda l’utilizzo degli oli del cervello. Si tratta di un metodo che non è assolutamente realizzabile da parte di tutti ma che, come detto precedentemente, richiama una certa manualità e conoscenza delle pelli. In primo luogo bisognerà pulire la pelle dalla carne e dal grasso, rimuovendo gran parte del muscolo che risulta essere attaccato alla pelle e appendendo quest’ultima ad un palo o un bastone, servendosi di raschietto o coltello per rimuovere tutte le parti di grasso. Si tratta di un’operazione molto difficile da realizzare e per la quale bisognerà avere grande attenzione soprattutto in fase di pulizia.
In effetti, il secondo passaggio utile porta a lavare la pelle servendosi di un sapone a base naturale che permette di eliminare tutti i residui di sporcizia e sangue. Dopo aver asciugato la pelle, attendendo alcuni giorni, sarà possibile iniziare con la fase precisa della conciatura, rimuovendo il pelo servendosi di uno strumento che permette di garantire la rimozione dalla superficie in maniera ottimale. Qualora il pelo sia lungo dovrà essere prima tagliato, così da assicurare una rimozione più accorta mentre, qualora il pelo sia più corto, non ci sarà bisogno di proseguire in tal senso. L’unica attenzione che bisognerà avere è quella per il ventre dell’animale, notoriamente più delicato. La conciatura vera e propria, servendosi degli oli del cervello, costituisce in sé un metodo naturale che può essere realizzato facendo bollire il cervello dell’animale con poca acqua in una tazza e frullando il tutto così da ottenere un liquido maggiormente compatto. La pelle, conciata con gli oli, dovrà poi essere risciacquata, per poi essere privata dell’acqua in eccesso, strofinando il tutto con la sostanza ottenuta dal cervello, coprendo ogni parte e proseguendo fino ad ammorbidire definitivamente la pelle. Una volta affumicata la pelle, la fase di conciatura sarà completa.
Conciatura con prodotti chimici
Dopo aver affrontato il metodo naturale di conciatura della pelle, si può proseguire anche con quello chimico, che viene maggiormente realizzato in termini industriali. Per farlo, bisognerà innanzitutto scuoiare la pelle servendosi dei medesimi metodi che sono stati presi in considerazione anche precedentemente; l’intervento prosegue salando la pelle attraverso almeno due chili di sale, che permetteranno di coprire completamente la superficie. Quando il processo sarà terminato, orientativamente dopo un paio di settimane, bisognerà servirsi dei materiali per la concia, tra cui acqua, sale iodato, acido per batterie, bicarbonato, bacinelle e bastone.
La pelle dovrà essere conciata immergendola in acqua pulita così da ammorbidirla e proseguendo con l’utilizzo del sale e dell’acido per batterie, che permetterà di trattare la pelle così da privarla delle impurità e sciogliendo ogni possibile componente avversa al proprio processo. Non resterà che proseguire con la fase del risciacquo, con il consiglio di utilizzare un bastone per sollevare la pelle dal contenitore di acqua, per poi rimuovere gli eccessi, stendere la pelle e far terminare l’intero processo.